
Così come, per far fronte alle nuove e difficili sfide e ai nuovi bisogni sociali, l’innovazione tecnologica in se stessa non è più sufficiente e necessità di uno “scopo” più alto che dia risposte e che abbia ricadute positive sulla vita di tutta la società, con il progredire dell’evoluzione della tecnologia non è più sufficiente nemmeno l’impegno da parte di un singolo soggetto o di una singola azienda. La parola d’ordine è invece sinergia: per riuscire ad arrivare a soluzioni condivise ed efficaci è ormai indispensabile unire le forze, mettendo in comune risorse, competenze e tecnologie.
Un approccio pienamente condiviso anche dal gruppo Hitachi, il cui impegno è, oggi più che mai, quello di sviluppare soluzioni integrate di servizi e prodotti che siano in grado di rispondere in modo concreto alle sfide del nostro tempo. “La digitalizzazione – spiega Lorena Dellagiovanna, Country Manager Italy di Hitachi EU – ha cambiato in vari modi il vivere quotidiano: oggi, collegando persone, dati e hardware abbiamo una reale opportunità di migliorare il nostro stile di vita. E Hitachi, grazie alla sua lunga esperienza, è una delle poche aziende al mondo in grado di offrire soluzioni integrate di OT (Operational Technology) e IT (Information Technology), i due pilastri sui quali si basa l’IoT, proponendo un servizio a 360 gradi coinvolgendo partner e clienti nell’innovazione”. È la co-creazione, processo che la manager descrive come “un metodo chiave per risolvere i problemi sociali”. Il mondo, oggi, si trova infatti ad affrontare problematiche nuove e sempre più complesse: “È impossibile pensare di trovare soluzioni da soli – sottolinea Lorena Dellagiovanna –, serve invece una comunione di risorse, tecnologie e competenze su scala globale per creare vere soluzioni innovative”.
Le aziende, infatti, devono oggi confrontarsi con progetti sempre più complessi, mercati sempre più intrecciati tra loro, una sempre maggior competizione e devono al tempo stesso continuare a offrire un’esperienza ottimale al cliente. Il tradizionale approccio al business, con catene di fornitura lineari e semplici processi d’innovazione, non sono più sufficienti. Le imprese stanno dunque iniziando a puntare su partnership collaborative, creando un ecosistema nel quale tutti i soggetti beneficiano del lavoro comune verso un obiettivo condiviso. E questa “creazione collaborativa”, commenta la Country Manager Italy di Hitachi Eu, “per noi vuol dire cambiare modo di pensare, passando da un approccio orientato al prodotto a un approccio orientato al cliente, partendo dall’analisi dei bisogni per ottenere risultati utili”. Sia per le aziende, sia, anticipando i cambiamenti sociali grazie alle innovazioni tecnologiche, per dare risposte pertinenti prevenendo le problematiche che potrebbero presentarsi in futuro.
Uno dei problemi, infatti, è che “oggi, diversamente da quanto accadeva 10 o 20 anni fa ai tempi del solution-selling – spiega Greg Kinsey, vicepresidente Industrial IoT Solutions di Hitachi Vantara, nel whitepaper ‘Co-creating the Future’ – i clienti non sanno sempre esattamente che cosa vogliono. Non sempre comprendono appieno il problema che vogliono risolvere. Ci possono essere ambiguità in merito alle possibili soluzioni, e diverse strade per arrivarci”. Ecco perché, sottolinea Kinsey, i clienti cercano un diverso tipo di relazione con i fornitori: una partnership. I clienti, spiega, “cercano innovazione condivisa, sviluppo condiviso, e potenzialmente anche un impegno condiviso e una proprietà condivisa del risultato del progetto”.
Ma quando si passa dal vendere prodotti al vendere soluzioni, è necessario avere uno spazio di competenze enormemente più grande all’interno delle aziende, e spesso le imprese medio-piccole non possono permetterselo: ecco il motivo che spinge a cercare accordi di co-creazione per giungere insieme alla migliore soluzione possibile. E Hitachi, che opera nei campi condivisi tra le imprese, i governi e la società, è leader in questo settore proprio grazie al suo approccio multidisciplinare ai problemi.