15-12-2017
Nuove batterie per l'energia che muove il futuro

La domanda di energia è in continua crescita, in base alle ultime previsioni il fabbisogno energetico mondiale aumenterà del 55% entro il 2040. Per rispondere a questa sfida è necessario impegnare la ricerca e l’innovazione tecnologica a servizio della società e della vita del singolo individuo, cercando di migliorare l’efficienza energetica, di diminuire gli sprechi e di utilizzare al meglio le risorse a disposizione. Ecco allora che il mercato dell’energy storage,e quindi di tutti quei prodotti, dagli accumulatori industriali alle batterie ricaricabili, che consentono di immagazzinare energia per un utilizzo successivo, diventa, un punto chiave di interesse, un settore in forte crescita trainato da un lato dalla necessità di dare stabilità alla produzione delle sempre più utilizzate fonti rinnovabili (che per natura non sono programmabili), e dall’altro dalla crescita del mercato dei veicoli elettrici.

Nel 2016, infatti, secondo i dati dell’ Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, nel mondo sono state vendute circa 800mila auto elettriche, con una crescita del 40% rispetto all’anno precedente. E se anche l’Italia ha un posizionamento basso rispetto alla media (le auto elettriche vendute nel 2016 sono state solo 2.650, lo 0,1% dell’intero mercato dell’auto, con una variazione nulla rispetto all’anno precedente), la situazione potrebbe cambiare. L’E-Mobility Report 2016 del Politecnico di Milano stima, infatti, che nel 2020 nel nostro Paese le auto elettriche potrebbero rappresentare il 2% del mercato nel peggiore dei casi, e arrivare al 3,7% nel migliore, a seconda delle strategie di investimento e degli incentivi adottati a livello nazionale.

In questo panorama, da un lato le normative europee, sempre più stringenti in termini di emissioni di CO2, stanno spingendo le case automobilistiche a nuove strategie, che vanno dalla scelta di carburanti alternativi (come metano e GPL) all’accelerazione del processo di ibridazione elettrica dei veicoli. Dall’altro, i produttori hanno via via trasformato le proprie auto in veicoli micro-ibridi, equipaggiandole con dispositivi elettrici sempre più tecnologici, dallo “Start&Stop” al recupero dell’energia in frenata: si tratta di sistemi che, pur presentando innegabili vantaggi dal punto di vista delle emissioni, utilizzano in modo intensivo la batteria dell’auto. Diventa, quindi, necessario che il veicolo sia equipaggiato con una batteria più performante, capace di tollerare fasi di scarica più profonde e in grado di supportare le crescenti esigenze del Powernet (cioè di sistemi come radio, illuminazione, infotainment, condizionamento), durante la fase di “stop” del motore. La combinazione tra l’elevata energia richiesta per riavviare il motore e la scarica della batteria durante la fermata sottopone, infatti, a stress consistenti anche le batterie al piombo di ultima generazione; e anche per caricare la batteria durante il recupero in frenata, l’accumulatore deve essere in grado di sopportare una ricarica molto veloce.

Una soluzione a questo problema è stata presentata da FIAMM Energy Technology, storico produttore di batterie che nel 2016 ha creato una newco con Hitachi Chemical proprio per rispondere alle crescenti esigenze del settore delle batterie per auto e per l’industria. L’azienda ha quindi creato una nuova gamma di batterie pensate proprio per le vetture micro-ibride: la prima, Ecoforce AGM, è studiata per i veicoli equipaggiato con dispositivi Start&Stop, Brake Energy Regeneration e tecnologie per la riduzione dei consumi, mentre la seconda, Ecoforce AFB, è stata ideata per le vetture “compact” equipaggiate unicamente con sistema Start&Stop.Ma l’innovazione tecnologica della Social Innovation sta cercando soluzioni che possano intervenire anche nel consumo energetico delle nostre case. Oltre che per settore auto, infatti, FIAMM Energy Technology ha progettato un sistema, chiamato RES (Renewable Energy Storage), studiato appositamente per l’ambito residenziale, dove è in continuo aumento l’interesse per sistemi di accumulo dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici domestici: il nuovo dispositivo consente infatti di stoccare l’energia prodotta dai pannelli solari invece di immetterla in rete, portando l’autosufficienza complessiva a valori compresi tra il 55 e il 75%, con considerevoli risparmi in bolletta.

Nell’ambito delle batterie industriali, infine, FIAMM Energy Technology ha stretto un accordo con Aruba, prima società in Italia per servizi di datacenter, web hosting, e-mail, PEC e registrazione domini, per la fornitura di accumulatori per assicurare la continuità di prestazione dei datacenter con l’installazione, solo nel nuovo sito di Bergamo, di 672 accumulatori collegati tra di loro e inseriti all’interno di container che possono essere spostati e movimentati in funzione delle esigenze. Il sistema è monitorato da remoto a livello di singolo accumulatore, al fine di assicurare in ogni momento il massimo delle presentazioni.

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